E DOPO LE SUPERIORI CHE SI FA?

Da sempre quando si parla di futuro, i giovani sono coloro che provano maggior incertezza e timore, specialmente in questo momento, in cui le prospettive di lavoro si sono fatte più instabili e insicure. È in atto perciò una “fuga di cervelli” in continuo incremento, che vede l’emigrazione di ragazzi in altri stati alla ricerca di migliori possibilità, soprattutto per quanto riguarda la ricerca scientifica. Le scarse prospettive di lavoro non sono però l’unica preoccupazione delle nuove generazioni, visti gli attuali problemi politici, ambientali, sociali ecc… queste sono le domande che abbiamo posto agli studenti del nostro istituto

 

Da come potete notare dalle foto allegate, il numero di persone partecipanti al sondaggio è stato in totale di 230 persone. Si può dire che la maggior parte di quest’ultime ritenga che l’istruzione sia la base per un futuro migliore; invece, la domanda riguardante il futuro paese nel quale andremo a vivere, si è rilevato che circa il 40% ha intenzione di andare a vivere all’estero, mentre il restante 60% si divide tra persone indecise (con percentuale leggermente maggiore) e altre che vorrebbero rimanere in Italia. Una metà abbondante è intenzionato a proseguire il proprio percorso di studi frequentando l’università, mentre il rimanente si divide tra chi inizierà a lavorare subito terminata la scuola superiore e chi invece è indeciso. Concludendo, si può dire che l’ultima domanda è stata quella più “combattuta”, poiché molti ritengono quelli economici e ambientali i problemi più ardui che noi giovani dovremo affrontare in futuro, con una buona parte anche di chi invece crede che siano quelli sociali/politici

a cura di Giulia Felici e Elisa Lista

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