ESAME DI MATURITA’ 2020

Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha firmato il decreto che modifica l’Esame di Stato. Le novità saranno in vigore già a partire da giugno 2020.

Il 21 novembre il ministro Fioramonti ha comunicato che ci saranno delle nuove modifiche stabilite recentemente dal MIUR sulla nuova maturità.

Come sarà quindi strutturato l’esame? Quali saranno i principali cambiamenti?

Per essere ammessi sono diventate obbligatorie la partecipazione alle prove invalsi e il completamento delle ore di PCTO, oltre agli altri requisiti classici, cioè la sufficienza in tutte le materie, il voto di condotta superiore al sei e la frequenza per almeno tre quarti delle ore annuali.

L’esame sarà sempre composto da due scritti ed un colloquio orale. Riguardo alla prima prova, che si svolgerà probabilmente il 17 giugno, è tornato ufficialmente il tema di storia, che si aggiunge alle altre tracce della tipologia B; rimangono invariate invece le prove di tipologia A e C.

La seconda prova invece sarà strutturata in modo diverso dall’anno precedente, e probabilmente verranno anche cambiate le materie che saranno oggetto dello scritto, tuttavia si attendono altre notizie a riguardo.

Il cambiamento più importante è stato attuato sulla prova orale: non ci saranno più le tanto temute e criticate buste! La prova sarà divisa in quattro parti. Si partirà con la discussione multidisciplinare di un argomento presente nella lista dei materiali precedentemente preparati dalla commissione. Si proseguirà con l’esposizione dell’esperienza di alternanza scuola lavoro, che potrà essere presentata o come testo o come elaborato multimediale. Il colloqio si concluderà poi con le domande di Cittadinanza e Costituzione e con la correzione delle prove scritte.

a cura di Alberto Morello.

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